ALLA SCOPERTA DEL CANDOMBLE' DI BAHIA

19 MAGGIO 2010 ore 20.30

Presentazione Seminario

LA NOSTALGIA DEL CORPO

Antropologia e danza del Candomblé di Bahia

con Patrizia Giancotti e Marcia Santana

Il mondo degli dei e quello degli uomini erano tutt’uno, racconta il mito yoruba. Poi, un errore umano indusse il Dio supremo Olorum a separarli per sempre. Gli uomini si sentirono orfani, ma anche gli orixàs, divinità del pantheon africano, soffrirono terribilmente per quella separazione. Avevano nostalgia degli uomini, del cibo, della festa, avevano nostalgia del corpo. Per questo regalarono agli uomini il tamburo sacro: la musica era l’unica forza in grado di riaprire la porta chiusa. La danza, quando gli uomini cedevano il corpo agli dei, era l’unico mezzo per sedare la nostalgia, il corpo il luogo del ricongiungimento. Il mito fondativo delle danze sacre che sconfinano nella transe, è lo spunto dal quale Patrizia Giancotti e Marcia Santana partono per il loro viaggio nel Candomblé di Bahia, attraverso la fotografia e l’antropologia, fino al corpo in questione. Religione estatica portata dall’Africa al Brasile all’epoca della schiavitù e tutt’ora molto seguita a Bahia, il Candomblé è il culto delle divinità della natura chiamate orixàs. Figure mitologiche, spiriti tutelari, alter ego divini, gli orixàs, sono innanzi tutto archetipi universali che affondano le radici in un arcaico inconscio colletivo per farsi strumenti contemporanei di conoscenza del sè.
Un’antropologa che studia e fotografa il Brasile da oltre venticinque anni e una danzatrice che ha dedicato la vita alla danza degli orixàs, guideranno i partecipanti al seminario in un percorso esperienziale che parte da emozionanti immagini raccolte nei luoghi di culto, nel corso di cerimonie, divinazioni e feste, per sfociare nella personale esperienza del corpo, nel quale risvegliare gli antichi gesti di archetipi universali.



Marcia Regina Santana, brasiliana, si è formata all’Università della Danza dello Stato di Bahia, dove si è perfezionata in danza Classica, Moderna e Afro-Contemporanea. Interprete e assistente coreografa per gruppi come la Companhia de Dança do Olodum, ha presentato i suoi lavori in Brasile e in tournée internazionali, partecipando a festival. spettacoli e manifestazioni pubbliche. Dedicandosi all’insegnamento della danza deglo orixàs, ha saputo fondere armoniosamente la tecnica accademica a quella tradizionale appresa nella frequentazione dei luoghi di culto del candomblé. Le cerimonie danzate in onore degli orixàs, propongono la sequenza musicale di tutte le divinità legate alle forze della natura.

Patrizia Giancotti, antropologa, studiosa delle religioni afro-brasiliane, giornalista e fotografa, ha lavorato per le maggiori riviste italiane. Oltre a seminari e corsi in varie università, programmi televisivi e trasmissioni radiofoniche (come Siamo tutti brasiliani, Radio 3 il terzo anello), ha realizzato un centinaio di reportage e una cinquantina di mostre fotografiche sul Brasile. Fra le pubblicazioni ricordiamo “Bahia” con testi di Jorge Amado e Caetano Veloso. Premiata dalla Prefettura di Salvador con l’Abébé de Oxum d’argento per gli anni spesi a divulgare la cultura di Bahia in Europa, è stata anche insignita con l’onorificenza brasiliana dell’Ordine del Cruzeiro do Sul. www.patriziagiancotti.com