MASTER IN COUNSELING DELL'EMERGENZA




Il Master in counseling dell’emergenza forma operatori in grado di offrire aiuto e sostegno in situazioni molto critiche sotto il profilo emozionale, riconducibili a eventi collettivi disastrosi (es. eventi calamitosi o catastrofi quali ad esempio: terremoti, eruzioni vulcaniche, naufragi, alluvioni, disordini sociali, emergenze sanitarie ecc.). L’intervento degli operatori si intende destinato soprattutto agli stessi colleghi soccorritori (personale appartenente alle forze armate e dell’ordine, volontari, personale di pronto intervento sanitario, ecc.). Sono questi ultimi, infatti, che spesso risentono di scarso sostegno nell’esercizio delle proprie funzioni, quando invece sul mantenimento di un saldo equilibrio interiore è fondato in gran parte il migliore esito di un’operazione di soccorso (anche a distanza di tempo).

Nelle situazioni di emergenza, sono in primo piano temi fondamentali quali sopravvivenza e morte, significato dell’esistenza e del proprio ruolo sociale, spirito di collaborazione o di conflitto, compassione o distanza emotiva, ecc. Inoltre, tutti gli attori coinvolti esprimono uno stato di coscienza modificato, che altera i modi e parametri di riferimento ordinario. Durante l’addestramento, è necessario che l’operatore possa entrare in contatto in modo profondo e veritiero con tali temi e i relativi dubbi e paure. Mentre esplora le proprie modalità e resistenze naturali, viene aiutato a trovare in sé le risorse essenziali per gestire lo stress e intervenire utilmente secondo quanto appreso.

L’impostazione didattica dei corsi consente, oltre all’apprendimento teorico, anche un fondamentale percorso pratico-esperienziale, che permetta di fare esperienza concreta della gestione positiva, propria ed altrui, di una situazione di profonda crisi emozionale.


METODOLOGIA INTEGRATA

Il modello dinamico

Il modello dinamico, di paternità freudiana, si connota come modello di riferimento vantaggioso e maneggevole per i molteplici riferimenti teorici che nel corso del ‘900 si sono integrati nel suo paradigma e che consentono di osservare comportamenti individuali, interpersonali e di gruppo in una prospettiva integrata che ne evidenzia la complessità.

L’attenzione è orientata alla ricerca delle dinamiche della mente umana, in riferimento alle spinte motivazionali interne che muovono e dirigono la nostra vita quotidiana, motivazioni delle quali non sempre siamo sufficientemente consapevoli. Dalla ricerca e consapevolezza motivazionale, propedeutica al potenziamento delle risorse personali, si articola il percorso formativo degli operatori, il cui intervento si realizza durante eventi calamitosi che sottopongono vittime e soccorritori ad esperienze ai limiti di una realtà mai prima sperimentata.

La preparazione teorica e il lavoro esperienziale, oltre che offrire all’operatore i mezzi necessari per fronteggiare l’opera di soccorso, dovranno tenere conto della messa in campo di tutte le risorse necessarie all’operatore stesso per tutelare la propria salute psicofisica. La parte esperienziale, parallelamente alla formazione teorica, avrà il suo focus nell’acquisizione di una sempre crescente capacità di identificare, descrivere, classificare le proprie motivazioni all’agire, per rendere sempre più chiara l’organizzazione del contesto soggettivo all’interno del quale è emersa la scelta del percorso formativo. Per tale motivo, il lavoro sarà fortemente personalizzato.


L’approccio corporeo

Il lavoro corporeo che il corso propone, permette di riconoscere e sviluppare armonicamente il potenziale di ognuno, integrando i livelli fisico, emotivo, mentale e spirituale. Tale integrazione può essere sperimentata mediante esercizi basati sull’ascolto, l’espressione ed il movimento del corpo, inteso come strumento privilegiato che permette di sentire e riconoscere gli stati energetici del corpo, gli stati d’animo, le emozioni, i meccanismi psicologici e gli atteggiamenti posturali propri e degli altri.

Tra l’altro, nell’ambito delle attività di emergenza, il lavoro di conoscenza di se stessi e dei diversi livelli di consapevolezza, improntato sull’approccio corporale e sull’esperienza che se ne ricava, è intimamente connesso con l’attività di prevenzione, tanto determinate per il contrasto del rischio delle emergenze causate dalle diverse calamità o da incidenti rilevanti, quanto indispensabile per la realizzazione di efficaci ed efficienti interventi da parte dei soccorritori e dei volontari impegnati nello svolgimento delle attività di protezione civile.

In definitiva, il corso proposto si prefigge lo scopo di porre i soccorritori in condizioni di non dover ricorrere esclusivamente all’impiego di risorse emotive personali. Tali condotte psichiche, unitamente a postumi sintomi di “burn-out”, sono spesso state riscontrate in soggetti soccorritori che operavano in assenza di una preparazione psicologica adeguata, non sempre appropriata agli scenari d’intervento in emergenza.


Modello transpersonale e metodo biotransenergetico

La visione transpersonale e la metodologia biotransenergetica sono in grado di fornire gli strumenti teorici e pratici per inoltrarsi oltre il confine della coscienza ordinaria. La visione transpersonale, sostenuta dal nuovo paradigma olistico emergente nel panorama scientifico, auspica la piena realizzazione delle potenzialità dell’individuo e unisce il contributo delle antiche tradizioni evolutive con la ricerca scientifica più innovativa.

Nell’ambito del modello transpersonale, la metodologia di riferimento è la biotransenergetica, una disciplina che insegna la padronanza degli atteggiamenti mentali e degli stati emotivi mediante l’esperienza interiore dei diversi stati di coscienza. Favorisce inoltre il potenziamento delle risorse creative, emotive, relazionali e intuitive dell’operatore, a vantaggio della creatività e apertura nell’intervento sul campo.

In particolare, verrà favorito lo sviluppo di un atteggiamento che favorisca una ‘naturalezza naturale’ nella risposta allo stimolo, mediante trascendenza e inclusione delle polarità complementari di ogni evento. Tale atteggiamento viene definito ‘Modo Ulteriore’ e si esprime in sette assiomi fondamentali: Osservare, invece di pensare; Restare, invece di andare via; Sentire come, invece di capire perché; Fatti, non problemi; Affidarsi invece di controllare; Accettare, invece di combattere; Responsabilità, invece di delega.
PROGRAMMA DI STUDI
Breve descrizione dei moduli didattici e relativa bibliografia:


RELAZIONE D’AIUTO – IL COUNSELING
Il counseling è una forma privilegiata di relazione d’aiuto, ma si diversifica chiaramente da altre modalità simili. Alcuni punti quali l’ascolto attivo o l’empatia, sono dei punti cardine presenti in qualsiasi relazione di questo tipo; in tale contesto, si analizzerà questa forma particolare di aiuto e il modo in cui si intende l’aiuto in questa speciale relazione.

Bibliografia:
R. CARKUFF - L’arte di aiutare – Ed. Centro Studi Erikson - 1987
CONTE, PICONE - La terapia di Carl Rogers – Ed. Armando Editore - 1984
R. MUCCHIELLI - Apprendere il counselling – Ed. Centro Studi Erikson - 2006

COUNSELING DI GRUPPO: identità e istituzione delle organizzazioni e gruppi
Come programmare un gruppo. Condizioni di avviamento al gruppo. Introduzione alle dinamiche dei processi di gruppo. Inserimento, controllo, istanze affettive del gruppo. Gruppi di incontro. Le dinamiche regressive nei gruppi. Il gruppo: modelli teorici a confronto.

Bibliografia:
M.E. CUGINI - Obbiettivo persona – Ed. Melusina - 1996
J. BENSON – Gruppi – Ed. Sovera Multimedia - 1993
C. ROGERS - Un modo di essere – Ed. Giunti – Marzocco - 1984

ELEMENTI DI ANALISI DELLA PERSONALITA’
Conflitti, frustrazioni, meccanismi di difesa, le motivazioni, le emozioni, le percezioni. Teoria della personalità. Concetto di diagnosi e prevenzione. Conoscenza base del DSM IV. Indicazioni generali sui test e sul loro utilizzo.

Bibliografia:
C. S HALL E G. LINDZEY - Teoria della Personalità – Ed. Bollati Boringhieri - 1986
M. FALABELLA - L’ABC della psicopatologia - Ed. Magi - 2001
D.J. GOLEMAN - Intelligenza Emotiva – Ed. Rizzoli - 1996

ELEMENTI DI BIOTRANSENERGETICA
La Biotransenergetica propone una metodologia fondata sull'esperienza interiore e l'esplorazione delle dimensioni della coscienza, con l'intento di realizzare la consapevolezza che si svela oltre i processi di pensiero della mente ordinaria; un modello terapeutico olistico e transpersonale orientato alla realizzazione del sé, in grado di intervenire con efficacia nei processi di guarigione. Introduzione ai fondamenti teorici e pratici.

Bibliografia:
P.L. LATTUADA – L’arte medica del guaritore interiore - Ed. Franco Angeli - 2007

TECNICHE DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E INTERCULTURALE
Struttura della comunicazione. Assiomi comunicativi. La comunicazione non verbale. Stili comunicativi. La comunicazione efficace: autostima, riduzione dell’ansia, miglioramento dei rapporti interpersonali. Lavoro esperenziale sul proprio modo di comunicare.

Bibliografia:
FRANTA, SALONIA - La Comunicazione interpersonale - Ed. Las - 1979
M. ARGYLE - Il Corpo e il suo linguaggio - Ed. Zanichelli - 1992

LA COMUNICAZIONE NEL SETTING DEL COUNSELING
Aspetti strutturanti del setting. L’ascolto partecipe del counselor: empatia, calore, genuinità. Il colloquio come strumento di aiuto: colloquio informativo o intervista. Il colloquio diagnostico. Fasi del colloquio. Tecniche di facilitazione del colloquio. Lavoro esperenziale sul proprio modo di ascoltare. Simulate sulle dinamiche comunicative all’interno del setting.

Bibliografia:
S. MURGATROY - Il Counseling nella relazione di aiuto – Ed. Astrolabio - 1985
D. BONE - L’Arte di Ascoltare - Ed. Franco Angeli - 1995

LA COMUNICAZIONE NELLA CRISI E NELL’EMERGENZA
Cosa e come si deve comunicare in una situazione d'emergenza? Gli studi di Crisis Management concordano sul fatto che l'evoluzione di un'emergenza in un disastro o in una crisi superabile, dipende sostanzialmente dal modo in cui le persone interessate l'affrontano. In questo modo la crisi viene collegata ai bisogni che l'evento genera nel suo svolgersi. Tra i primi il bisogno d'informazione, tanto più elevato quanto più l'evento è distante dal contesto dell’esperienza di chi lo subisce.

Bibliografia:
R. SAVARESE – Comunicazione e crisi - Ed. Franco Angeli - 2002

PRIMO SOCCORSO E BLS (BASIC LIFE SUPPORT)
Introduzione. Accertamento delle condizioni psicofisiche della vittima. Interventi di primo soccorso: sostenimento delle funzioni vitali, riconoscimento e limiti d'intervento. Principali tecniche di primo soccorso in caso di sindrome respiratoria acuta, lussazioni, fratture e complicanze, lesioni da freddo, da calore e da corrente elettrica, intossicazioni, ferite lacero contuse, emorragie esterne, ecc. Introduzione alla R.C.P.C.. Illustrazione completa della sequenza B.L.S. ad uno e due soccorritori. Apprendimento sequenza B.L.S. ad un soccorritore su manichino simulatore. Teoria e addestramento all’utilizzo del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) e di mezzi aggiuntivi.

Bibliografia:
P. JEVON - Trattamento delle emergenze e primo soccorso – Ed. DELFINO 2009

IL VOLONTARIATO NELL’EMERGENZA
Il fenomeno del volontariato in Italia e all’estero: numeri, caratteristiche, attività. I volontari di Protezione Civile. Organizzazioni nazionali e locali. Il ruolo del volontariato. Specializzazioni. Attivazione e coordinamento nell’emergenza. Esigenze e opportunità formative.

Bibliografia: Dispense intene

IL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Introduzione alla storia, alle caratteristiche organizzative e funzionali. Strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Il Comitato Operativo presso il Dipartimento della Protezione Civile. Attivazione, coordinamento, funzioni di supporto. La Segreteria Amministrativa del Volontariato.

Bibliografia: Dispense intene

GESTIONE DELLO STRESS, SELF-EMPOWERMENT, RESILIENZA E COPING
Nelle situazioni di forte stress è fondamentale la capacità di gestione delle difficoltà, sia attraverso tecniche specifiche, sia mediante lo sviluppo (self-empowerment) delle qualità necessarie. La capacità di proteggere la propria integrità sotto l'azione di forti pressioni è detta ‘resilienza’, quella forza interiore che consente alle persone di reagire ai colpi della vita, di risollevarsi e di ricostruirsi. Resilienza individuale e resilienza delle comunità. Strategie di ‘coping’ (processi mentali adattativi per ridurre lo stress).

Bibliografia:
G. RAWSON E D. CALLINAN - Le 10 regole per vincere lo stress - Ed. Armenia - 2007
J. GUTMANN - Vincere lo stress - Editori Riuniti - 2000
B. ZANI, C. CICOGNANI - Le vie del benessere: eventi di vita e strategie di coping - Carocci Editore – 1999
E. MALAGUTI – Educarsi alla resilienza – Ed. Erikson - 2005

STRESS INOCULATION TRAINING
Lo Stress Inoculation Training non è una tecnica singola, quanto un insieme di tecniche d'intervento atte a preparare la persona per una migliore gestione di situazioni di forte stress. Sorta negli anni ’70 nell’ambito del modello cognitivo-comportamentale, ad opera di Donald Meichenbaum, rappresenta un riferimento di partenza molto noto nella formazione per le emergenze.

Bibliografia:
B. YOUNG (et al.) - L'Assistenza Psicologica nelle Emergenze - Ed. Erickson - 2002

TECNICHE DI INTERVENTO IN EMERGENZA: DEFUSING E DEMOBILIZATION
Il defusing (dall'inglese defuse, disinnescare) è un breve colloquio di gruppo, solitamente ma non sempre condotto da uno psicologo, che si tiene dopo un intervento particolarmente critico o impegnativo condotto da membri di servizi di salvataggio, di soccorso o di cure. La Demobilization è la particolare forma di Defusing post-intervento, più informale e capace di rappresentare una ‘cesura simbolica’ con la situazione traumatica appena vissuta.

Bibliografia:
F. SBATTELLA - Manuale di Psicologia dell'Emergenza – ed. Franco Angeli - 2009

TECNICHE DI PSICOLOGIA DELL’EMERGENZA: CISM (CRITICAL INCIDENT STRESS MANAGEMENT), DEBRIEFING, EMDR
Introduzione ai fondamenti di queste tecniche e comparazione con l’intervento di counseling dell’emergenza. Il CISM, o Critical Incident Stress Management, è un noto protocollo clinico di prevenzione e trattamento delle reazioni psicologiche potenzialmente traumatiche, a fronte di eventi critici (disastri, violenze, decessi inattesi, calamità). Il Debriefing è un intervento psicologico-clinico strutturato e di gruppo, condotto da uno psicologo esperto. Infine, l'EMDR è uno degli approcci terapeutici che vanta il maggior numero di conferme di efficacia nella psicoterapia del PTSD (Disturbo Post-Traumatico da Stress).

Bibliografia:
B. YOUNG (et al.) - L'Assistenza Psicologica nelle Emergenze - Ed. Erickson - 2002
L. PIETRANTONI, G. PRATI - Psicologia dell'Emergenza – Ed. Il Mulino – 2009



Docenti e relatori

I docenti sono psicologi, psicoterapeuti, medici e counselor che svolgono attività in modo continuativo e in continuo contatto con gli utenti. Per la scuola questo è un aspetto fondamentale, che garantisce una didattica approfondita e un supporto continuo per l’allievo nel suo percorso formativo.

Direttore Scientifico: DAVIDE CARLO FERRARIS
Psicologo, Psicoterapeuta ad orientamento analitico e transpersonale, direttore dell’Associazione per la Medicina e la Psicologia transpersonale - sede di Roma. Docente e supervisore di psicoterapia transpersonale (SFPT – riconosciuta MIUR). Specialista EMDR.

Direttore Didattico: PAOLA CAPORALINI AIELLO
Psicologa, specializzazione in tecniche d’integrazione psicocorporee, counselor, formazione in approccio sistemico e in costellazioni familiari sistemiche.



Collegio dei docenti


ANNAMARIA CESARINI
Psicologa, psicoterapeuta psicodinamica e cognitivo-sociale.

REBECCA MONTAGNINO
Laureata in psicologia clinica, specializzata in psicologia giuridica, umanistica, psicodramma, arteterapia.

ALIDA MAZZARO
Doctor in Psychology, naturopata, counselor psicosomatico, floriterapeuta. Formazione in Costellazioni familiari.

MARZIA COSENTINO
Psicologa specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale

MANUELA RAMOS
Psicologa psicoterapeuta.

NADIA FRAONE
Medico, Chirurgo, specializzata in Medicina Estetica e direttore della Scuola Internazionale di Medicina Estetica di Roma.

FABRIZIO GALANTE
Psicologo con specializzazione in psicosessuologia.

ALESSANDRO VANNUCCI
Medico, Psicoterapeuta, Psichiatra.

STEFANO STRAGAPEDE
Infermiere, Istruttore BLSD, primo soccorso, emergenze in acqua, coordinatore Aesculapio Srl.


REGOLAMENTO DEL CORSO

Per l’ammissione al corso è richiesto il diploma di scuola media superiore. Il corso è a numero chiuso e i criteri di accettazione delle domande saranno: titolo di studio; curriculum del candidato, colloquio conoscitivo iniziale. Il candidato deve inviare o consegnare direttamente in sede la domanda di iscrizione compilata, unitamente al proprio curriculum vitae e studiorum, a due foto tessera e ad una fotocopia del proprio documento di identità. Successivamente i candidati sosterranno un colloquio conoscitivo di ingresso.

Le diverse materie sono organizzate in moduli coerenti, a completamento dei quali ciascuno dei partecipanti otterrà dei crediti formativi.


DURATA E FREQUENZA

Il monte ore complessivo del Master è di 200 ore.
L’anno accademico va da gennaio a dicembre. Il calendario delle lezioni prevede incontri mensili che si svolgeranno nei fine settimana (sabato e domenica, dalle 9.30 alle ore 18.00) e percorsi brevi con cadenza quindicinale, in orario serale (incontri di gruppo).
La frequenza al corso è obbligatoria. Si richiede una presenza minima del 90% del monte ore. Il restante 10% può essere recuperato in seguito.


VERIFICHE E VALUTAZIONI

Alla fine dell’anno, i corsisti saranno sottoposti ad un esame teorico-esperienziale di verifica, volto a valutare l’apprendimento delle varie discipline e la maturazione conseguita. Sarà rilasciato un attestato di fine corso indicante i crediti acquisiti per ciascun modulo formativo completato. Il monte ore complessivo è riconosciuto dalla F.A.I.P.


MATERIALE DIDATTICO

Per ogni materia viene segnalata una bibliografia di riferimento, i cui testi sono a carico dell’allievo. Ulteriori materiale didattico sarà fornito dalla Scuola.


DOMANDA DI AMMISSIONE

Le Ammissioni sono a numero chiuso, per un massimo di 20 partecipanti in formazione.
I requisiti e le procedure richieste per l’ammissione sono:

1. essere in possesso di diploma di maturità legalmente riconosciuto in Italia;
2. presentare, unitamente al Curriculum Vitae, Domanda di Ammissione;
3. sostenere un colloquio di ingresso, il quale ha lo scopo di valutare il percorso esperienziale del Richiedente e i suoi obiettivi.